A.A.Amsterdam – Ma ho scelto la vita!

Gentili amici, stavolta vi racconto una veloce puntatina ad Amsterdam.

“Ehhh dekà e ke iut a fa ad Amsterdàm, kumm se nun t sapimm…”

No, non cominciate con le vostre solite insinuazioni. Sono andato a trovare tre cari amici, ex colleghi a Varsavia: il cileno Juan, che si è trasferito lì e i francesi Yannick e Sebastien che, come me, sono andati a trovarlo in quei giorni.

“Ehhhh sì e poi lì ke e fatt? Nun te pigliat tutt kell skifezz che t piaccion a te… LSD, mescalina, psilocibina, fenciclidina, ketamina, mdma, funghetti…”

No no, non so nemmeno di cosa state parlando e comunque è da tempo che ci ho dato taglio con certe cose, sia per l’età sia per l’avvenuta saggezza.

Fra l’altro, manco a farlo apposta, proprio un paio di settimane prima di andare ad Amsterdam ho conosciuto una ragazza russa che sa leggere la mano. Ha letto la mia mano e ha detto convinta: “Per il futuro vedo che devi stare attento alla tua mente”.
Io non credo molto alla lettura delle mani e comunque questa ragazza si è subito rivelata non infallibile visto che al mio amico ha in seguito detto “Vedo chiaramente che ti sposerai a 35 anni”, “Ma io ho 41 anni!”, quindi insomma non un granché come veggente, però io ho visto quell’episodio come una sorta di messaggio divino inviatomi per dire attento Gran Dekaro, cerca di salvare il salvabile. E così è stato: ho ufficialmente e definitivamente scelto la vita.

Ora però una volta ad Amsterdam mi sono trovato un po’ come quel controllore di volo nell’aereo più pazzo del mondo, non so se ve lo ricordate, che praticamente quando iniziano i primi problemi dice “Cavolo, ho scelto il giorno sbagliato per smettere di bere caffè” e si beve un caffè, poi quando i problemi aumentano “Cavolo ho scelto il giorno sbagliato per smettere di fumare” e si fuma una sigaretta, poi “Cavolo ho scelto il giorno sbagliato per smettere di fumare mariuana” e si fa un cannone, “Cavolo ho scelto il giorno sbagliato per smettere di pippare” e si fa la cocaina “Cavolo ho scelto il giorno sbagliato per smettere di bucarmi” e così via…
Io per fortuna non sto a quei livelli tossici, però ovviamente una volta lì sono cominciati a sbucare ambigui muffin, narghilè bolleggianti, torte e altre strane cose. E come dire di no? Come?

Scherzi a parte Amsterdam è molto più di qualche canna libera e qualche donnina allegra in vetrina (e fra l’altro io non fumo né vado a puttane), è una delle mie città preferite, sia per la bellezza, sia per quel senso di totale libertà che si respira. Ci sono stato più volte, ma l’ultima era stata ben 10 anni fa.

Vediamoci le foto.

 

Eccoci lì, cioè io, Yannik e Juan. La foto è stata fatta da Sebastien. Su Yannik, detto il mandrillo, vi consiglio questa puntata che scrissi su God Save Dekaro : http://blog.beneventanamanera.it/2009/12/god-save-dekaro-6.html quando ci capitò insieme la sventura di testare il gioco di Hannah Puttan… ehm… Montana. Dopo Varsavia ci eravamo comunque già rivisti sia a Londra sia a Malta. Anche Juan l’avevo rivisto a Londra e poi sono andato a trovarlo a NewCastle dove si era trasferito per qualche anno. Infine Sebastian appare in un sacco di puntate di GSD, fra cui anche un viaggio in Cina. Insomma una combriccola che continua di tanto in tanto a ribbeccarsi in Europa e oltre.

 

Amsterdam

 

Biciclette.

 

Donne passano felici su un pedalò gigante, con tavolo al centro.

 

Coffeshop.

 

Space Muffin… e via verso nuovi orizzonti! (In realtà l’effetto principale è stato uno straordinario senso di sonnolenza che si è aggiunto a quello che ho già al naturale).

 

Mario.

 

Ragazza. Ho deciso, visto che fra un po’ mi devo sposare, che sceglierò un’olandese. In generale sono le più belle.
Sì, mi ero dimenticato di dirvi che l’infallibile lettura della mano ha anche profetizzato che mi sposerò a metà della mia vita! E quindi più o meno dovrei esserci quasi. Oppure, pensata furba: mi sposo a 90 anni, così’ campo fino a 180 anni!! Alèèèè Furbizia pura.

 

Lettore.
Da notare la composizione, tipica del grande fotografo. Nemmeno i muffin possono fermarmi!

 

Bambine pirata.

 

Edificio colorato.

 

Al Rijks Museum.

 

Sempre al Rijks museum, una scacchiera nazista donata da Himmler al leader del partito filo-nazista olandese imposto dopo l’invasione tedesca. I bianchi sono i nazisti. Ma alla fine i neri (anzi, rossastri) vinceranno come sempre! I nazi-fascisti sono troppo stupidi per vincere, diciamocelo una volta per tutte!

 

Vicino al museo, c’era un’esposizione molto particolare. Dentro un’installazione circolare a 360 gradi, hanno digitalizzato e fatto una sorta di collage continuo dei dipinti di Mesdag, facendo in modo che cambiassero di luce a seconda dell’ora e delle stagioni.

 

Bollona di sapone.

 

Pub.

 

Nel quartiere a luci rosse.

 

Vetrine.

 

Sex shop. Con saggia frase di Woody Allen.

 

Bene, e quest’è. Come vedete, in linea di massima ho fatto il bravo. Ho scelto la vita e preservato la sanità mentale. Che palle però. In effetti adesso che ci penso c’è solo una cosa che fa più male alla mente del prendere le droghe psichedeliche: il non prendere le droghe psichedeliche. Ehhhh questa è un po’ alla Oscar Wilde. Sto scherzando! :D Scegliete la vita.

P.S. Come lettura post-estiva vi consiglio caldamente questa lettura: “Dialogo immaginario fra due tifosi di serie C…”
Fra il romanzo epistolare e il teatro dell’assurdo: capolavoro!

One thought on “A.A.Amsterdam – Ma ho scelto la vita!

  1. Mi viene da dire, visto che hai scelto la vita, dekà e ke iut a fa ad Amsterdàm……