Monteverde, Arenal in Costarica e San Juan, l’isola di Ometepe e Granada in Nicaragua

Rieccomi già sveglio, caldo in stanza, ventilatore che fa più rumore di un Aeroflot, traffico dalla strada ma soprattutto tensione che cresce per la finale. Un paio d’anni fa avevo dichiarato pomposamente che non avrei più seguito il calcio (prova inconfutabile qui), ma purtroppo al cuor non si comanda. Anzi, mi ha fatto un effetto da pentola a pressione e benché voi sapete come sono estraneo a qualsiasi forma di violenza, e lungi da me ogni esaltazione di essa, nonostante tutto se in questo momento mi trovassi di fronte a uno spagnolo una coltellata in panza è assicurata. Anzi meglio ancora: lo butto nella “bocca dell’inferno”, il cratere del vulcano attivo qui vicino a Granada, dove mi trovo.

Vi racconto velocemente questi ultimi giorni, avrete notato che ultimamente scrivo di meno, tanto io scrivo, voi non leggete, facciamo l’arte dei pazzi.
Allora. Da Monteverde sono andato a La Fortuna, un villaggio vicino al lago Arenal, dominato dall’omonimo vulcano. E’ un posto dove è possibile svolgere varie attività.
Un giorno ho fatto trekking sul vulcano e al ritorno, quando era già buio, siamo ripassati per la foresta alla ricerca della più tipica rana costaricana (dopo le foto).
Una delle esperienze più particolari è stata la nuotata in un fiume vulcanico caldissimo, nel mezzo della foresta. Era un po’ surreale fare il bagno in questo flusso continuo di acqua calda, in mezzo agli alberi bui. Le uniche luci erano le nostre torce, che creavano un effetto da discoteca. Intanto, la guida ci preparava i cocktail. Fra i vapori acquei, si vedevano e non vedevano ragazze scandinave che facevano il bagno gioiose, tipo ninfette del bosco. Era tutto un po’ onirico, e vi assicuro che non avevo leccato la ranocchia costaricana! :D

Un paio di giorni dopo ho fatto il rafting, di cui ormai posso definirmi un veterano con un curriculum che vanta esperienze himalayane in Nepal e nel cuore dell’Africa in Uganda. Questo rafting in Costa Rica non è stato molto difficile, benché a un certo punto un paio di ragazzi sul nostro gommone sono caduti in acqua. Gli scenari erano spettacolari, con la foresta selvaggia che scendeva a strapiombo avvolgendo il fiume.

Quindi ho completato una sorta di cerchio, ritornando a San Josè dove ho rincontrato Eva e siamo partiti per San Juan, in Nicaragua dove ci aspettava Aparicio. Lungo il cammino abbiamo anche raccolto un ragazzo tedesco e siamo andati nella magica isola di Ometepe, nel mezzo del lago Nicaragua, con due vulcani di cui uno attivo. Dopodiché Aparicio è tornato in Brasile, io e Eva qui a Granada, mentre il ragazzo tedesco è sparito nel nulla. No, non l’ho sacrificato nel vulcano di Ometepe per propiziarmi il favore degli dei prima della partita Italia-Germania, come già si vocifera.

 

Il vulcano Arenal a La Fortuna, Costa Rica.

 

La più classica delle rane del Costa Rica.

 

L’abbiamo trovata grazie alla guida, seguendo il suo gracchiare.

 

Ranocchietta mia dammi solo un bacetto… vedrai che dopo mi apparirai come una principessa!

 

Il lago visto dal vulcano Arenal.

 

Il rafting in Costa Rica, su un tratto di circa 10 km del fiume Balsa. Abbastanza semplice rispetto ad esempio a quello in Uganda (fotostoria qui). O forse non mi è sembrato difficile perché orami scendere le rapide è per me come passeggiare su un parco inglese in una tiepida serata estiva.
“Eeeeeehhhhh… Sciupòòòòò!”
E sì, vabè, dicevo per dire… sempre ipercritici.

 

“Dekà ma tien n’età ma a vù fnisce ku stè kos?”
Vi dico la verità, la decisione è presa: ancora una ventina d’anni di questi strapazzi e mi ritiro pure io a una vita sistemata. Una mogliettina, una casarella, un po’ di tv la sera, ah a proposito, poi mi dovrete raccontare gli ultimi quaranta anni di un posto al sole così mi metterò al passo con le puntate.

 

Ed eccoci in Nicaragua, a San Juan del Sur. (Da non confondere con San Juan del Norte, che si trova invece ad est, mentre San Juan del Sur sta ad ovest. No, nemmeno io c’ho capito molto).

 

Siamo arrivati a San Juan del Sur il 24 giugno, giusto in tempo per la festa del patrono della città, nonché mio, il buon San Giovanni. Una festa molto alcolica, di tanto in tanto anch’io non disdegno di partecipare alle celebrazioni cristiane, però, come vedete, c’è chi ha esagerato. Non è così che si celebra il mio santo, invierò una protesta ufficiale al Vaticano, oltre a fargli notare che sarebbe tempo di mettersi al passo coi tempi e rinominarla festa di San Dekaro. Martire, aggiungerei.

 

Partita a pallone sulla spiaggia di San Juan del Sur.

 

Questo signore era particolare. Dopo la foto mi ha chiesto l’amicizia su facebook, l’email ecc… Dice di essere dell’interpol e di aver fatto la rivoluzione. Anche se a me pare più sul genere contras.

 

Incredibile questa scimmia ha parlato e ha detto: “Dekà ma che ci fai laggiù, ritorna sugli alberi!”. Eheheh, che autorionia del cacchio.

 

Benvenuti ad Ometepe. Divertimento assicurato.

 

Sul bus.

 

Nello specchietto del bus.

 

Sull’isola di Ometepe, sullo sfondo uno dei due vulcani.

 

La vista spettacolare del vulcano Conception, dall’altro vulcano, Madras, raggiunto a cavallo.

 

Il vulcano Conception.

 

Dopo anni di stagnazione, in Nicaragua l’economia è ritornata molto attiva. Nuove aziende nascono, altre si fondono. E, vedete, dalla fusione della mozzarella e della Motorola è nata la: Mozorola!
Vabe’, non vi ha fatto ridere, pazienza.

 

“Italia desnuda a Alenania y va a la final”. Nel mondo intero la ridicolaggine dei crucchi è pari solo alla gloria dell’Italia.

 

Mercato a Granada.

 

Il vulcano attivo vicino Masaya.

 

Specchietto alla stazione dei pullman di Masaya.

 

Rispondo velocemente ai commenti:

Vabè, rispondere a Eva via blog sarebbe abbastanza assurdo visto che mi sta affianco. Voglio solo far notare che teso come sono in questo momento potrei reagire alla Joe Pesci in quei bravi ragazzi… “I’m funny???!!!”).

Ciao cuginoo!! Non ti preoccupare, il tempo di andare al potere e cambierò una volta per tutte quelle assurde leggi che vietano matrimoni omosessuali e fra cugini (ma c’è quest’ultima?). E dopo vivremo felici e contenti!

Ciao Lala! Sì appunto, come dicevo sopra, mi sono ormai accorto che nessuno mi legge, guardate solo le foto.

E ora il premio miglior commento. Piergiorgio2 ne ha messo uno che di solito avrebbe vinto facile, con una sorta di esaltazione nei miei confronti. Anche quelli di Lala sono belli e ironici. Ma stavolta vince: Eva. Fra l’altro posso darle subito un regalino per il miglior commento.

Vabè, la partita sta quasi per iniziare, speriamo bene, quasi sicuramente quando mi leggerete saprete già il risultato, che in fondo non è davvero importante perché ke vinca o ke perda la Spagna è sempre merda.

19 thoughts on “Monteverde, Arenal in Costarica e San Juan, l’isola di Ometepe e Granada in Nicaragua

  1. Caro cugino la merda ci ha smerdato come purtroppo ben sappiamo tutti oramai :( lutto nazionale e anche internazionale. cmq per bilanciare la batosta devo darti invece una più lieta novella, ti annuncio che sei diventato zio per la terza ( se non ho fatto male i conti) volta, e la schiera delle femminucce di casa aumenta, nicla ha dato alla luce un frugolo di nome letizia e non ci crederai ma anche mio fratello è diventato padre.. Giovà mi sa che tocca proprio a te mo :)

  2. Almeno io e Piergiorgio (2) ti abbiamo sempre letto. Non resisto a non leggerti soprattutto le didascalie delle foto e pensa ho finanche riso a Mozorola ;)

  3. anche io ti leggo sempre…è interessante e divertente. Continua con i tuoi post, bellissimi. Un grande saluto

  4. Purtroppo ho scoperto solo adesso il tuo blog grazie a turistipercaso.it e con piacere mi leggerò tutti i post passati!!!!! Da oggi hai un lettore in più!!! Gran bel viaggio, complimenti!!